Maraviglia, variante di meraviglia, termine spesso usato dagli scrittori specialmente i più antichi; traduce ancora meglio questo senso di curiosità che da sempre gira attorno per noi a questa parola.
Ci stimola pacate riflessioni invernali davanti al fuoco del camino, ma anche risate incredule di una inaspettata passeggiata in natura solo uscendo a piedi dal casale, fino alla sorpresa di certi toni di blu e turchese che sa prendere l’acqua del mare da queste parti.
Da sempre siamo attirati dalla riscoperta della meraviglia, prima di tutto nella nostra vita.
E proprio questa ci ha fatto incontrare Chandra Livia Candiani una scrittrice e poetessa italiana che ignoravamo e che perfettamente traduce i nostri sentimenti ed il nostro osservare.
In uno dei suoi libri scrive:
<<…Una buona pratica, preliminare a qualunque altra, è la pratica della meraviglia.
Esercitarsi a non sapere e a meravigliarsi. Guardarsi attorno e lasciare andare il concetto di albero, strada, casa, mare e guardare con sguardo che ignora il risaputo e vede ora.
La pratica della meraviglia è una pratica che cura anche il cuore più ferito della terra.
… Avere amici animali e vegetali, praticare la vista meravigliata e meravigliosa introduce al sollievo dell’impersonalità (…) Insegnano a non sapere, a tollerare di stare al mondo senza l’ossessione di capire. Sanno abbondonarsi, conoscono ed insegnano una fiducia primaria e radicale >>
Ecco questa è la possibilità che vogliamo condividere qui al B&B Campo del Mare.
Anche all’interno della stessa vacanza, un tempo nuovo, con più spazio, se lasciato libero di apportare il proprio contenuto al di fuori delle aspettative.
In questi anni, e forse sempre più spesso negli ultimi, la sensazione è che si faccia più fatica a maravigliarsi, a lasciare le proprie condizioni a favore dell’esperienza viva, vitale, imprevista.
Un B&B alchemico appunto è capace di portare l’invito per una osservazione, gli stessi alchimisti potevano operare trasformazioni nella materia solo dopo aver acquisito la capacità di trasformare se stessi.
<< … Mi sono accorta, di come chi sa o crede di sapere molto, o vuole qualcosa così come crede, sperimenta solo esperienze di seconda o centesima mano , non è mai in intimità con niente, non trema davanti al non conosciuto e non s’inoltra.>>
Abitiamo nuovamente la maraviglia, insieme.
Buona “vacanza”.